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Tai Chi: i primi dati sull’adeguatezza della disciplina per il trattamento della psicopatologia
太極拳, 太极拳, tàijíquán , t’ai chi ch’uan, abbreviato in Taiji o Tai Chi. È un’arte marziale cinese che in occidente abbiamo imparato a conoscere come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva. Secondo un nuovo studio, questa disciplina potrebbe aiutare i veterani con Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) a superare alcuni sintomi. Nella popolazione generale, il rischio di sviluppare il PTSD è stimato intorno all’8,7%. Questa percentuale aumenta tra i veterani (si parla del 23%). Il problema principale del PTSD è che spesso i suoi sintomi divengono cronici e causano una compromissione significativa della vita dell’individuo, quindi una riduzione del benessere generale.
I dati pubblicati su BMJ Open sono i primi che includono non solo un’analisi dell’usabilità effettiva della disciplina per questi pazienti ma anche le valutazioni qualitative dei partecipanti. I soggetti che hanno preso parte a sessioni di Tai Chi – 17 veterani che hanno praticato la disciplina per quattro mesi – , ad esempio, hanno riferito che lo consiglierebbero ad un amico e che hanno trovato l’antica tradizione cinese utile nella gestione di alcuni sintomi, in particolare
- pensieri intrusivi
- difficoltà di concentrazione
- elevata attivazione fisiologica
Non solo PTSD
Il Tai Chi oggi viene praticato come un insieme di esercizi che prevedono movimenti circolari lenti accompagnati dalla respirazione profonda. Negli anni si sono accumulate diverse evidenze sulle sue potenzialità. Oltre a flessibilità, forza e gestione del dolore, il Tai Chi migliorerebbe il sonno e ridurrebbe depressione, rabbia e stress.
I nostri risultati indicano che il Tai Chi è una attività fisica sicura e appropriata. Questo vale anche per persone con diverse capacità fisiche. Saranno necessarie ulteriori ricerche per valutare empiricamente l’efficacia del Tai Chi. – Barbara Niles, PhD, Boston University School of Medicine.
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