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Fidget spinner: giocattolo o ausilio per i bambini con difficoltà?

fidget spinner
Fidget spinner è il nome del nuovo must desiderato dai giovanissimi

fidget spinnersUn antistress venduto dalle case produttrici come antidoto per disturbi della concentrazione, iperattività, disturbi d’ansia e persino autismo. Una specie di psicologo tascabile con sfere rotanti che l’utente può utilizzare per calmarsi e concentrarsi anche in classe. Si trova per pochi euro su Amazon e in qualche scuola è già stato bannato. Saltato fuori dal nulla questa primavera, prima di dicembre 2016 Google non ha alcun risultato di ricerca.

Secondo i primi utilizzatori, tenerlo in mano offre un’esperienza sensoriale piacevole. E fin qui tutto normale. Molti spinner però sono commercializzati come ausili per individui con ansia, autismo e ADHD. É questo il caso di Cppslee, azienda che lo produce in Amazzonia e promette maggiore concentrazione per le persone con le suddette condizioni.

Un’occasione per “fare emergere il genio creativo che si trova dentro di se”.

Il parere degli scienziati

Per poter fare affermazioni simili, ci si aspetterebbe che le case produttrici abbiano condotto degli studi sui possibili benefici di questo arnese. Studi che ad oggi non sembrano essere pervenuti… Mark Rapport, psicologo clinico dell’Università della Florida, sostiene ad esempio che

L’utilizzo di questo gadget è più facile che sia una distrazione piuttosto che un beneficio per bambini con ADHD

e Mark Rapport è un ricercatore che ha studiato i benefici del movimento sull’attenzione delle persone con ADHD .

Le reazioni nelle scuole e nelle famiglie

I professori stanno utilizzando un mezzo innovativo per parlare di questo “problema” in classe: i social. Con gli hashtag #fidgetspinner e #teacherprobs sono riusciti a proibire l’utilizzo del gadget durante le lezioni con la motivazione che

gli spinner sono una distrazione nelle aule, i bambini con esigenze particolari hanno altre opzioni fornite dalla scuola

L’elenco delle scuole che vietano l’utilizzo dei fidget spinner è in crescita. Negli USA riguarda gli stati Massachusetts, Brooklyn, New York, Florida, Chicago, Illinois e in Europa alcune realtà dell’Inghilterra.

Tra tutti, sicuramente un feedback che colpisce è quello di un blogger, genitore di una bambina autistica di 8 anni, che ha condiviso col web l’entusiasmo della figlia che, per la prima volta, ha visto i suoi compagni di classe “agitare le mani proprio come lei”. Ma questo è un risultato indiretto, non c’entra niente con i benefici tanto decantati…

Aspettate un attimo

Non c’è dubbio che i giocattoli che permettono ai bambini di muoversi possano essere utili in varie situazioni. Gli stessi terapisti spesso usano ausili sensoriali per calmare i bambini che hanno problemi di elaborazione sensoriale o di autocontrollo. La ricerca ha più volte dimostrato che il movimento può aiutare i bambini con ADHD a concentrarsi, come nel caso dello studio del 2015 pubblicato sul Journal of Abnormal Child Psicology da Rapport. Gli studiosi hanno infatti documentato come i bambini che hanno partecipato alle attività grossomotorie – cioè il movimento di arti o di grandi parti del corpo – hanno ottenuto risultati migliori in compiti di memoria di lavoro.

Il punto qui è che non vi sono studi specifici che riguardino i fidget spinner. Quindi è impossibile dire, generalizzando i risultati di altre ricerche, se possono davvero aiutare i bambini con ADHD o altri disturbi.

L’idea del nostro ricercatore è che, non coinvolgendo il corpo in un movimento generale, questi giocattoli palmari non sono in grado di fare molto… É infatti un’altra l’attività fisica in grado di incentivare il funzionamento delle aree cerebrali frontali e prefrontali, quelle responsabili del mantenimento dell’attenzione.

Dobbiamo quindi aspettare un attimo prima di attribuire ai nuovi giocattoli di tendenza proprietà terapeutiche speciali. Magari possiamo prenderne uno dei tanti (questo mi piace moltissimo) e utilizzarlo nei momenti di svago come facevamo da bambini con lo yoyo.

Scritto da

Donatella Ruggeri è l'ideatrice e fondatrice di Hafricah.Net. Da sempre affascinata dal funzionamento del sistema nervoso, dopo aver studiato neuropsicologia e maturato esperienza sul campo, è rientrata nella sua città natale - Messina - dove svolge la libera professione. Tra i suoi interessi vi sono la scrittura creativa, i viaggi e le escursioni naturalistiche.