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Qual è il significato di un sorriso? Il sorriso è forse l’espressione che osserviamo più comunemente. Estremamente flessibile e diversificato, è utilizzato per rivelare emozioni autentiche, mascherare stati d’animo e gestire le relazioni sociali. Proprio come fa Cal Lightman in Lie to Me, i ricercatori hanno osservato come i muscoli facciali possono combinare la loro azione per esprimere stati d’animo diversi.
Non è la prima volta che il sorriso diventa oggetto di studio. Negli anni per lo più ci si è concentrati sul distinguere tra un sorriso autentico e uno falso e si è arrivati sbrigativamente a concludere che se sorridi quando non sei felice, il sorriso è falso. In realtà, i sorrisi possono avere molti significati diversi. Concentrarsi solo su questi due elementi (vero o finto?) semplifica e banalizza quella che forse è la più potente delle espressioni facciali. Tutti noi, infatti, sorridiamo in molte circostanze diverse e durante molti stati emotivi.
Paula Niedenthal, docente di psicologia presso la University of Wisconsin-Madison, insieme ai colleghi dell’Università di Cardiff e di Glasgow, nella sua carriera ha pubblicato una serie di esperimenti per aumentare la nostra comprensione del sorriso umano.
In particolare, qualche giorno fa su Psychological Science è stato pubblicato lo studio in cui hanno identificato tre espressioni (tre tipi di sorriso) che rimandando a stati mentali distinti.
Anche noi abbiamo svolto, molto più in piccolo, questo esperimento interrogando la community di Hafricah.NET.
Vi abbiamo chiesto di decifrare il pensiero / l’intenzione che sta dietro ciascuno di questi sorrisi e abbiamo messo in palio un libro (questo) che parla proprio di emozioni.
A rispondere correttamente sono stati in 3: Manuel Lepew, Gionathan Russo, Chiara Disquiet.
Il più veloce, e colui che vince Atlante delle emozioni umane. 156 emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, che non proverai mai è Manuel!
Dallo studio
“Abbiamo variato ciò che poteva essere variato in un’espressione. Tutti i nostri stimoli includevano azioni del muscolo del sorriso, lo zygomaticus“, dice Magdalena Rychlowska, ricercatrice di Cardiff.
In base al campione, questi sorrisi sono stati categorizzati in
- Sorriso di ricompensa (reward), probabilmente il più intuitivo. É il tipo di sorriso che useresti con un bambino quando fa una cosa che approvi.
- Sorriso di affiliazione, utilizzato per comunicare l’accoglienza, il riconoscimento o un legame. Mostra che non sei una minaccia.
- Sorriso di dominanza. È usato per indicare il proprio status e gestire le gerarchie sociali.
Il sorriso si è evoluto con l’essere umano per risolvere i compiti fondamentali della vita nei gruppi sociali. Serve a dire “Mi piace” oppure “Non preoccuparti, non ti farò del male” o ancora “Ehi, io sono in carica qui”. Secondo Rychlowska, “possiamo trattare i sorrisi come un insieme di parametri matematici, creare modelli di persone che utilizzano diversi tipi di sorrisi e utilizzarli in nuovi studi”.
Sull’ultimo punto si sono già attivati: i ricercatori stanno analizzando il modo in cui i sorrisi di affiliazione e quelli di dominanza cambiano l’esito dei giochi e delle negoziazioni.
Allora oggi abbiamo un’altra domanda per te: perché è importante conoscere e distinguere i tipi di sorriso nella vita di tutti i giorni?
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