HomePersonaCervelloNeuroplasticità, l’alleata che non tutti sanno di avere

Neuroplasticità, l’alleata che non tutti sanno di avere

neurone

La neuroplasticità (o plasticità cerebrale) è la costante e perenne capacità del cervello di modificarsi nel corso del tempo in risposta all’esperienza, dunque all’apprendimento. Il concetto di plasticità cerebrale può essere descritto come un insieme di processi che generano modificazioni morfologiche e quindi “fisiche” del cervello.
Nonostante, come ho appena detto, la plasticità sia una capacità persistente, è noto anche che l’infanzia e l’adolescenza coincidono con “gli anni d’oro” in cui il nostro cervello esprime al massimo la sua potenzialità, che col tempo un po’ diminuisce.

Diminuire, però, non vuol dire esaurirsi! Anche una persona anziana può impegnarsi in attività diverse, sia cognitive e che motorie, quindi apprendere nuove abilità.
Buone notizie ci arrivano poi da Hong Kong, dove di recente Natalie Leung ha condotto uno studio che ha coinvolto 209 persone, tutte con più di 70 anni, che sono state sottoposte ad una completa valutazione neuropsicologica all’inizio e alla fine dello studio.
Nella ricerca, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo seguiva un intervento di traning cognitivo e l’altro gruppo guardava dei video educativi su diversi argomenti (storia, scienza, etc.) e subito dopo la visione rispondeva a delle domande.
Il primo gruppo, quello dei traning cognitivi, ha fatto un allenamento di 39 ore in 13 settimane, eseguendo degli esercizi cognitivi per migliorare alcune facoltà mentali specifiche. Ebbene, questi anziani coinvolti nel percorso di potenziamento cognitivo hanno mostrato un significativo miglioramento delle abilità allenate durante il training rispetto al gruppo che aveva solo visionato i video educativi.
Nonostante la ricerca finalizzata ad indagare l’efficacia della stimolazione cognitiva sia ancora all’inizio, questo studio supporta e conferma l’idea che il cervello delle persone anziane è modificabile, dunque è plastico, e può ottenere benefici e migliorare le sue performances in seguito ad esercizi cognitivi.
Quali sono, in conclusione, i concetti che dobbiamo ricordare di questo articolo?
– Il cervello non è un qualcosa di statico
– L’esperienza influenza e “scolpisce” fisicamente le nostre connessioni cerebrali che possono modificarsi sempre e continuamente. Il cervello quindi ha bisogno di fare esperienza, di apprendere e conoscere per poter migliorare e mantenersi attivo
– L’eterna plasticità cerebrale ci insegna che il cervello fino alla fine è “bramoso” e “affamato” e che ha bisogno di cibo che “ingerisce e metabolizza” dall’ambiente e dall’esperienze di vita quotidiana.

Che aspettiamo allora? Alleniamo il nostro cervello!

Argomenti
Scritto da

La Redazione di Hafricah.NET si compone di professionisti esperti che operano nel settore della salute mentale e cerebrale.