Come fanno le mamme a capire e distinguere con esattezza di cosa ha bisogno il piccolo in un preciso momento? Non so voi, ma io tante volte mi son fatta questa domanda. Oggi la risposta ci arriva direttamente dalla scienza.
Uno studio pubblicato su Nature Neuroscience ci rivela che durante la gravidanza le donne subiscono un significativo rimodellamento del cervello che persiste per almeno due anni. Questa ristrutturazione cerebrale potrebbe aiutare le donne incinte a comprendere i bisogni dei loro figli una volta mamme, influenzando anche l’attaccamento madre-figlio.
Un team di ricercatori guidato da Elseline Hoekzema dell’Universitat Autònoma de Barcelona ha utilizzato la Risonanza Magnetica per analizzare la struttura cerebrale di 25 donne che desideravano rimanere incinte per la prima volta in tre momenti diversi:
- Prima del concepimento
- A due mesi dal parto
- A due anni anni dal parto (il campione si è ridotto a 11 donne)
Nel post-parto, inoltre, i ricercatori hanno eseguito scansioni dei cervelli delle neo-mamme mentre guardavano le foto dei loro bambini e le hanno confrontate con quelle dei loro partner, di altre (20) donne e (17) uomini che non desideravano avere figli.
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Cosa hanno scoperto?
I ricercatori hanno scoperto che, solo nei cervelli delle neo-mamme, vi era una riduzione del volume della materia grigia per almeno due anni dopo il parto. Seppur abbastanza notevole, questa perdita non comportava alcun tipo di deficit. Secondo Hoekzema, autrice dello studio
Questi cambiamenti riflettono almeno in parte un meccanismo di potatura dei neuroni che avviene anche nell’adolescenza, quando le connessioni neurali più deboli vengono eliminate per potenziare altre reti nervose più efficienti e specializzate.
Questa ristrutturazione sarebbe dunque funzionale poiché localizzata nelle regioni del cervello coinvolte nella cognizione sociale, in particolare nella rete dedicata alla cosiddetta “Teoria della Mente”.
Queste stesse aree si attivavano di più quando alle madri venivano mostrate le foto dei loro bambini.
I cambiamenti osservati potrebbero essere utilizzati anche per prevedere il tipo di attaccamento madre-figlio. Infatti, i ricercatori sono stati in grado di identificare le donne che avevano avuto dei figli utilizzando semplicemente un algoritmo informatico basato su modelli di perdita di materia grigia.
Perchè ciò avviene?
Il motivo di questa ristrutturazione cerebrale nelle donne non è ancora del tutto chiaro, ma l’ipotesi più accredita è che i cervelli delle mamme, come i corpi, si preparino alla gravidanza e alla maternità aiutando le donne ad adattarsi al ruolo di madre per favorire e migliorare l’abilità di rispondere ai bisogni di cura del bambino.
Questo contributo pioneristico offre un’ulteriore prova della plasticità del cervello, quindi della sua capacità di adattarsi e rispondere in maniera efficiente alle nuove situazioni.
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