Non è una fastidiosa e ovvia pubblicità progresso, è un normalissimo spot, proprio quel che dovrebbe essere. A realizzarlo, per la prima volta, è la Fisher Price che deve aver pensato che i canoni e i preconcetti stabiliti dalla società moderna in fatto di bellezza e normalità, debbano essere rimessi in discussione a partire dalla comunicazione, anche quella pubblicitaria rivolta ai bambini e ai loro genitori.
Il rispetto della diversità e della disabilità è una cosa che si impara da piccoli, anche giocando!