HomeInnovazioneSoftware e ApplicazioniI falsi positivi nella detezione dell’Alzheimer

Questa non è esattamente una buona notizia, ma esserne a conoscenza può indirizzarci allo sviluppo di strumenti di indagine più accurati. Uno studio appena pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease riporterebbe un elevato numero di falsi positivi agli esami di neuroimmagine che servono da screening per identificare appunto il rischio di sviluppare una demenza come l’Alzheimer. Ciò compromette la diagnosi precoce del disturbo neurodegenerativo, quindi anche l’intervento tempestivo.

Scritto da

Donatella Ruggeri è l'ideatrice e fondatrice di Hafricah.Net. Da sempre affascinata dal funzionamento del sistema nervoso, dopo aver studiato neuropsicologia e maturato esperienza sul campo, è rientrata nella sua città natale - Messina - dove svolge la libera professione. Tra i suoi interessi vi sono la scrittura creativa, i viaggi e le escursioni naturalistiche.