HomeSocietàScuolaLe difficoltà nell’apprendimento della matematica spiegate da una nuova teoria

La “teoria del deficit procedurale” – così denominata da Ullman ed Evans, ricercatori della Georgetown University Medical Center il primo e della Stanford University il secondo – spiegherebbe, in maniera esaustiva, le difficoltà legate all’apprendimento delle abilità matematiche. In un articolo pubblicato di recente sulla rivista Frontiers in Psychology, gli autori sostengono che il deficit nell’acquisizione di nozioni matematiche potrebbe essere accompagnato da un diverso funzionamento delle strutture cerebrali che costituiscono il sistema della memoria procedurale, cruciale per l’apprendimento implicito e per la successiva automatizzazione delle competenze apprese. Sembra infatti che l’acquisizione e l’uso delle competenze matematiche preveda l’attività di due sistemi di memoria: una dichiarativa e una procedurale. La prima interverrebbe nell’acquisizione consapevole delle conoscenze matematiche e la seconda permetterebbe l’applicazione e l’esecuzione automatica delle conoscenze e delle regole apprese.

In conclusione, quindi, l’ipotesi del deficit procedurale presuppone che i bambini con discalculia presentino un atipico funzionamento della memoria procedurale, con conseguente difficoltà nell’apprendimento di abilità matematiche. Il suggerimento teorico fornito da questo studio potrebbe aprire nuove prospettive diagnostiche e di intervento.

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