Tra gli effetti della musica c'è il frisson, i brividi. Ecco le aree del cervello e le connessioni che sono responsabili di questa reazione.
Tra gli effetti della musica c'è il frisson, i brividi. Ecco le aree del cervello e le connessioni che sono responsabili di questa reazione.
Il cervello di Cartesio è nella media, tranne per un rigonfiamento in un'area che potrebbe essere legata all'elaborazione del significato delle parole.
Lo stress può aumentare l'empatia e l'altruismo. Uno studio che mette in discussione le teorie precedenti sull'argomento.
Un recentissimo studio sostiene che la sindrome dell'ovaio policistico potrebbe iniziare nel cervello e non nelle ovaie.
Secondo i dati di una ricerca condotta sui topi, la mancanza di attività sarebbe una conseguenza - e non una causa - dell'obesità.
Sapevi che l’inspirazione e l'espirazione hanno un effetto diverso sulla nostra memoria? E che ricordiamo molte più informazioni mentre inspiriamo? C'è solo una condizione però affinchè ciò sia vero: dobbiamo respirare dal naso, non dalla bocca. Ce lo dicono i risultati di uno studio pubblicato qualche giorno fa
Il caso della 14enne inglese congelata che desiderava “avere la chance di essere curata e risvegliata, magari fra qualche centinaio di anni” dopo una sentenza dell’Alta Corte di Londra ha sollevato il dilemma sulla crionica: quale sarà lo stato di salute dei corpi una volta
Un recentissimo studio pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry mostra che i modelli di stimolazione dell'appetito in coloro che soffrono di anoressia e bulimia sarebbero invertiti. Lo scopo dello studio era quello di individuare i circuiti strutturali e funzionali del cervello per avere una visione biologica dell’anoressia e
Due persone vivono l'esperienza traumatica del terremoto; una sviluppa un Disturbo Post- Traumatico da Stress (PTSD) e l'altra no. Perchè? Ci sono differenze nei cervelli di queste due persone? Un recente studio pubblicato su Radiology sembra suggerire di sì. Cos’è il PTSD? Il PTSD è un disturbo d'ansia
Il senso del tatto sarebbe regolato da una sorta di "manopola del volume" settata in maniera diversa nelle persone affette da autismo e nei soggetti sani. E' quanto sostengono i ricercatori della Harvard Medical School e dello Howard Hughes Medical Institute. I risultati di questo recentissimo studio sono stati